lunedì 3 settembre 2012

Il numero uno


Solda, anni '90
In montagna, una casa aveva un ospite illustre. Era “il numero uno“. Per qualcuno ridotto ormai ad una frazione, per altri sempre un mito. Il lato sud della casa era trasparente come una serra. Non vi era neppure una pianta, ma  era completamente aperta allo sguardo. Così si poteva assistere alle scene di vita quotidiana di un grande. I turisti ne erano al corrente e a gruppetti si avvicinavano a curiosare, ammirando estasiati il mito, quando era presente, accontentandosi altrimenti di ammirare l’arredamento e gli accessori. Il numero uno rimaneva seduto un numero infinito di ore nella stessa posizione. Leggeva mentre intorno tutto scorreva come in ogni famiglia, pranzi, merende, giochi dei bambini. Ogni tanto sfogliava una pagina, talvolta alzava una mano con  un gesto papale, altrimenti si sarebbe potuto pensare ad un manichino sistemato lì dall’ Azienda di Soggiorno. La casa era trasparente a tal punto da poter vedere all'interno i letti con i candidi piumini.
Qualcuno si era già prenotato per la finestra della casa di fronte, la terza da destra, secondo piano. 






2 commenti:

  1. Mi fa venire in mente questa casa trasparente a Zurigo, sul lungo lago. Credo sia stata disegnata da Le Corbusier.
    Mi piacciono questi tuoi piccoli accenni di racconti "interuptus". Un piccolo viaggio mentale ogni volta.
    Grazie Maurizia.
    E continua per favore.
    JM

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    1. grazie a te JM, mi fa molto piacere poter condividere pezzetti di vita
      mau

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